22 Novembre 2024
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“Three letters from Sarajevo”: il 15 aprile concerto di Goran Bregovic al teatro Cilea di Reggio Calabria

Goran Bregovic

«Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui» Goran Bregovic.

Molti musicisti sarebbero felici con solo un frammento della carriera di Goran Bregovic. Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere – ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua. Cinque anni dopo l’album “Champagne for Gypsies”, Goran Bregovic torna con una nuova produzione incentrata sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica: “Three Letters from Sarajevo”, in esclusiva per la Calabria il 15 Aprile al Teatro Cilea, penultimo appuntamento dell’entusiasmante stagione “Le Maschere e i Volti” organizzata dalla Polis Cultura.

La storia di Sarajevo con le sue tante credenze, identità, con i suoi complessi paradossi ha ispirato il suo nuovo album.

Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.

In concerto Goran Bregovic sarà accompagnato da un’orchestra di 19 elementi tra cui tanti della mitica Orchestra per matrimoni e funerali che lo hanno reso famoso agli inizi. Durante la serata non mancheranno le pluripremiate colonne sonore per il cinema che ha composto per il grande regista Emir Kusturica (Il tempo dei Gitani, Undergrou nd, Gatto nero Gatto bianco) e ancora per grandi film come La Regina Margot, Train de vie…. Insomma Goran Bregovic è un maestro che è riuscito a fare qualcosa di unico, mettendo insieme l’austerità della musica da camera all’espressività del folklore, gipsy al funky, l’house alla classica.

Col suo completo bianco illuminerà un’intera platea contagiandola con una inarrestabile voglia di vivere. Spente le luci, la vita tornerà alla normalità, ma con una consapevolezza in più: le differenze sono un punto di forza.

Un concerto da non perdere.

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