Petrali da un’antica tradizione calabrese
La tradizione calabrese, vuole che i Petrali, dolci tipici di Reggio Calabria, si preparano e si gustino soltanto nel periodo natalizio. Le mezzelune di pastafrolla, racchiudono una sorpresa buonissima, frutto della sapiente unione di ingredienti caratteristici della stagione invernale. L’origine di questo dolce si perde nella notte dei tempi, tramandando sulle nostre tavole un’incredibile combinazione di materie prime che ricordano influenze gastronomiche dovute alle dominazioni turche, arabe e bizantine.
I Petrali hanno all’interno, un ripieno ottenuto facendo macerare per molti giorni nel vino cotto e nel caffè zuccherato, un tritato di fichi secchi, noci, mandorle, buccia d’arancia e o di mandarino. L’esterno è una pasta frolla composta da zucchero, uova, burro, lievito e farina. Per la decorazione, viene guarnito con una spennellata di rosso d’uovo sbattuto e diavoletti di zucchero colorati, oppure cosparsi con glassa di zucchero, cioccolato fondente o bianco. I Petrali sono un’occasione di convivialità in famiglia, e gustarli insieme ad un bicchiere di amaro o di vino alle mandorle, regalano un piacere unico.
PREPARAZIONE
Mettere in planetaria, burro e zucchero, aggiungere le uova e amalgamare bene. Unirvi il lievito, la farina, amalgamare l’impasto. Stendere la pasta di uno spessore di 6 mm e ricavarne dei dischi di circa 6-7mm. Porre al centro dei dischi circa un cucchiaio di impasto e richiudere a mezzaluna. Decorare con tuorlo d’uovo e diavoletti o cioccolato fondente o glasse di zucchero
Antonello Fragomeni