Reggio Calabria: Il Castello Aragonese illuminato di blu per la giornata mondiale di consapevolezza dell’autismo
“Nella giornata mondiale di consapevolezza dell’autismo istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu, il Castello Aragonese di Reggio Calabria, uno dei monumenti simbolo della Città dello Stretto, si è illuminato di blu a testimoniare la vicinanza dell’intera comunità reggina e richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie”. E’ quanto dichiara il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
Oggi più che mai, ad un anno dall’inizio della crisi pandemica che ci ha colpiti, intendiamo l’attenzione di tutte le istituzioni affinchè siano assicurato il necessario ed inalieanabile diritto alla salute di queste persone, in particolare dei bambini che, in quanto soggetti fragili, hanno subito più di tutti gli effetti delle restrizioni imposte dalla pandemia Covid”.
“Nell’ultimo anno – ha aggiunto il sindaco Falcomatà – sono addirittura raddoppiate le richieste di sostegno da parte delle famiglie delle persone con distrurbi dello spettro autistico. Le chiusure forzate hanno infatti causato la perdita delle abitudini quotidiane per migliaia di soggetti fragili, bambini ed adulti, che quindi si trovano in maggiori difficoltà, disorientati soprattutto dalla perdita della routine quotidiana, dall’assenza forzata di relazioni sociali e dall’impossibilità di frequentare le strutture dedicate al sostegno, che hanno “.
“In questo senso è fondamentale lavorare ad un piano di supporto ai soggetti più fragili, con risorse dedicate da destinare agli Enti territoriali per implementare i servizi, coinvolgendo le tante giovani professionalità, adeguatamente formate con i più recenti strumenti terapeutici, affinchè siano garantiti i necessari supporti, anche personalizzati, a chi ne ha più bisogno”.
Dello stesso tono le riflessioni dell’Assessore alla Cultura del Cpmune di Reggio Calabria Rosanna Scopelliti. “La scelta di aderire a questa giornata illuminando i siti culturali è dettata dalla necessità di testimoniare anche con piccoli gesti simbolici vicinanza alle persone con disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie. Illuminare il Castello Aragonese è un passo che va nella giusta direzione della sensibilizzazione. Ma non basta, l’impegno sta nel quotidiano, nel supportare queste famiglie con quelli che sono i servizi essenziali. Purtroppo sempre più spesso al Sud la garanzia dei diritti e delle possibilità per le persone fragili sembra non essere mai all’ordine del giorno. La sfida che ci poniamo è dunque quella di lavorare anche a livello nazionale per garantire delle infrastrutture sociali adeguate capaci di raggiungere standard ambiziosi come nel resto del Paese. Non è un impegno formale, ma che auspichiamo possa essere recepito nelle proposte parlamentari e in sede di confronto interministeriale. Mai come in questo momento è necessario lavorare in sinergia perché nessuno resti indietro, soprattutto tra i più deboli”.