Reggio Calabria: Il Planetario Pythagoras diventa digitale
Il Planetario Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria diventa digitale ed ha inaugurato tra la curiosità, un viaggio stellare indimenticabile e gli occhi attenti dei presenti un nuovo strumento.
La Regione Calabria, infatti, grazie alla Legge regionale n. 55 del 22.12.2017, ha assegnato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria un contributo finalizzato a migliorare la strumentazione del Planetarium Pythagoras, questo ha consentito l’acquisto del Planetario Digistar di ultima generazione.
“Il Planetario Pythagoras viene valorizzato di anno in anno attraverso passi di fondamentale importanza – ha affermato il Sindaco Giuseppe Falcomatà.
Le implementazioni del Planetario della Città Metropolitana sono un segno tangibile di maturità politica e sinergia istituzionale unite al brillante contributo della sua responsabile, la Professoressa Angela Misiano, che da anni ormai, con amore e perseveranza, stimola gli studenti di tutto il territorio metropolitano in proficui studi di Astronomia.
Il dato relativo agli studenti reggini che si sono occupati di questa materia – ha sottolineato il Sindaco- a cospetto del dato totale su tutto il territorio regionale è impressionante con 3,400 unità solo nella Città Metropolitana di Reggio Calabria contro i 440 studenti nel resto della regione.
Questo dato palesa l’importanza della presenza del Planetario nella nostra città, ma allo stesso tempo, certifica l’impegno di chi giornalmente lavora con cura per valorizzare questa struttura.
Il Planetario oltre a far entrare la Città Metropolitana di Reggio Calabria nel numero delle città europee che possono usufruire di un mezzo efficace per l’insegnamento e la divulgazione delle discipline scientifiche è una struttura d’eccellenza del nostro territorio, che si conferma anno dopo anno fucina di straordinari talenti riconosciuti ed apprezzati in Italia e nel mondo.
La struttura di “Via Margherita Hack” – sottolinea Falcomatà – unisce all’attività prettamente scientifica, un’importantissima funzione pedagogica perché riesce a parlare un linguaggio diverso nei confronti degli studenti favorendo elementi del cervello che, rimanendo seduti in un’aula non sarebbero così stimolati.
E’ un “presidio sociale” che attraverso un nuovo linguaggio educativo può combattere fenomeni come l’emarginazione scolastica, la marginalità, l’esclusione sociale e, senza esagerare, è anche un ottimo strumento per combattere la ‘Ndrangheta e ripristinare la legalità sul territorio.
E’ un qualcosa di straordinario e bellissimo guardare le stelle – conclude il primo cittadino. Gli astri hanno smosso la fantasia ed il talento dei nostri letterati e possono, oggi, fare alzare lo sguardo dagli smartphone ai nostri giovani per guardare con una nuova visione il mondo che ci circonda”.